La paella è un piatto tipico della cucina spagnola, nato in un contesto particolare, quello della tradizione culinaria della provincia di Valencia. La sua diffusione, soprattutto negli ultimi anni, si è rivelata inarrestabile, contagiando anche la nostra nazione. L’insieme d’ingredienti della pietanza, che nelle versioni più lontane dal costume iberico consistono in una mescolanza di elementi marini e di terra, con l’aggiunta di elementi vegetali, si prestano ad essere molto graditi nel nostro territorio. Ovviamente esistono interpretazioni differenti nell’esecuzione di questo piatto, sebbene la presenza del riso rimanga l’elemento distintivo in tutte le varianti. Per realizzare il piatto in maniera soddisfacente, tuttavia, è necessario dotarsi di una padella appropriata. Che si deve caratterizzare per il possesso di una serie di peculiarità, dal punto di vista della forma e dei materiali utilizzati nella fabbricazione.
Le pentole destinate alla preparazione della paella di solito sono in ferro o in acciaio. E si distinguono per essere adoperate da mani esperte, in quanto non consentono l’esecuzione di manovre rapide, essendo piuttosto pesanti. Inoltre richiedono una continua vigilanza nella gestione dell’alimento. Perché nel caso non si seguisse attentamente la cottura e non si procedesse spesso a mescolare le componenti, alcuni elementi potrebbero attaccarsi sul fondo. Se invece tali oggetti si usassero con la dovuta attenzione il risultato sarebbe eccellente. Comunque, al fine di evitare l’eventualità che possano bruciarsi gli alimenti o si depositino alla base dell’oggetto durante la cottura, sono stati realizzati dei prodotti con delle superfici antiaderenti. Quindi è possibile ricorrere all’uso di oggetti in acciaio con dei rivestimenti speciali. Oppure di pentole con la superficie costellata di bombature. In entrambi i casi allo scopo fine di non consentire l’emersione delle dinamiche menzionate in precedenza.
La caratteristiche delle pentole per paella
E’ essenziale che le padelle posseggano una serie di peculiarità per ritenersi adatte alla preparazione della paella. In pratica devono permettere una cottura omogenea di tutti gli alimenti che fanno parte della pietanza, oltre a facilitare la loro corretta distribuzione su tutta la superficie della pentola. A seconda dei bisogni che si hanno, si trovano dei modelli appropriati in commercio, ciascuno dei quali opportunamente concepito per cucinare una determinata quantità di cibo e per soddisfare particolari esigenze sotto il profilo delle modalità di cottura. I modelli più piccoli hanno un diametro di circa venti centimetri mentre le grandi ce l’hanno oltre i cinquanta. Sono provvisti anche di due manici, posti l’uno di fronte a l’altro e in coincidenza col bordo della padella. Che permettono di bloccarla nei momenti in cui si intende mescolare il cibo e di sollevarla con facilità.
Esistono diverse interpretazioni nell’esecuzione di questa pietanza spagnola. Coloro che si ritengono fedeli alla tradizione cucinano la cosiddetta paella valenciana, che consiste nell’elaborazione del riso insieme al pollo e al coniglio. A questi ingredienti vengono aggiunti dei fagioli, dei pomodori, lo zafferano ed elementi di vario genere. Oppure pendono verso la preparazione della paella di mare, che si differenzia dalla precedente per l’utilizzo del pesce, con l’aggiunta di pomodori, di zafferano e di aglio. A livello internazionale esiste una variante, definita mista, che considera l’utilizzo di una serie di elementi di contorno e la mescolanza della carne e del pesce. In Spagna la paella si cucina all’aperto, sul fuoco del legno di arancio, al fine di infondere al preparato un sapore caratteristico.
I modelli migliori
Gli elementi di distinzione che caratterizzano i prodotti riguardano le tipologie dei materiali utilizzati nella fabbricazione e le dimensioni. Se non si operasse in cucina a livello professionale sarebbe opportuno dotarsi di prodotti maneggevoli, che non presentino delle superfici complesse da gestire. Nel senso che sarebbe più comodo scegliere delle padelle rivestite con dei materiali antiaderenti, in grado di facilitare i procedimenti di cottura. Mentre per chi volesse realizzare il piatto secondo i criteri prossimi alla tradizionale iberica, sarebbe possibile trovare dei pezzi fatti in ferro, che riprendono la fabbricazione dei modelli originali, con un diametro adeguato.
Nel caso si acquistasse un modello in ferro sarebbe buona norma compiere delle attività di manutenzione: il lavaggio a mano e l’aggiunta di un piccola quantità d’olio su tutta superficie della pentola. Qualora si avesse invece un modello in acciaio, allora sarebbe possibile realizzare un pulizia per mezzo della lavastoviglie. Alla stessa maniera qualora le padelle fossero fatte con un rivestimento antiaderente. In generale sarebbe opportuno evitare l’uso di spugne abrasive o qualsiasi strumento che possa danneggiare il fondo delle pentole. I prezzi di questi oggetti variano a seconda del tipo di materiali utilizzati nella fabbricazione e delle dimensioni. Le tipologie più comuni si possono trovare ad una cifra poco al di sotto di venti euro. Mentre le padelle appartenenti ad una fascia intermedia costano circa trenta euro. I migliori esemplari, fatti in acciaio inossidabile martellato, che possono anche essere destinati ad un utilizzo professionale, arrivano ad una cifra maggiore di cinquanta euro.