Il risotto è un piatto tipico della tradizione culinaria del nostro paese, la cui origine si rintraccia nei territori corrispondenti al Piemonte e alla Lombardia. E’ possibile realizzarlo in diversi modi, in quanto si possono utilizzare un’ampia varietà di ingredienti. Per ottenere una preparazione adeguata, tuttavia, è necessario avvalersi di una pentola consona. Che possiede tutte le caratteristiche idonee ad agevolare una cottura omogenea dell’alimento. Altrimenti si rischierebbe di pregiudicare la buona riuscita del piatto: una pentola non adatta potrebbe determinare che sul fondo si attacchino degli elementi e provocare in superficie una cottura non sufficiente. Quindi ci si deve avvalere di strumenti in grado di assumere il calore in modo uniforme. Per quanto riguarda la scelta della loro grandezza, dipende dalle persone che si intendono servire. Di solito una pentola con un diametro di circa trenta centimetri si presta a contenere una quantità di riso bastevole per almeno cinque persone.
I modelli che più si prestano alla cottura di questo alimento sono il tegame e la padella. Il bordo è svasato, con un’altezza di almeno sei centimetri, di modo tale da distribuire il riso in modo omogeneo. Questi strumenti è opportuno che diffondano il calore su tutta la loro struttura, evitando la possibilità che si concentri in prossimità del fondo. Inoltre è necessario che abbiano uno spessore consono, in quanto se risultasse eccessivamente esiguo potrebbe assorbire il calore con troppa rapidità e pregiudicare la corretta esecuzione di questo tipo di preparazioni. Che devono essere effettuate sempre in maniera graduale.
Le caratteristiche delle pentole per il risotto
Nella maggior parte dei casi le pentole per realizzare il risotto sono fatte in ghisa oppure in rame. In quanto sono materiali che ostentano una conducibilità del calore adeguata. La ghisa si caratterizza per ricevere il calore con lentezza e rilasciarlo in maniera altrettanto graduale. Inoltre gli strumenti fatti con questo materiale non hanno delle zone in cui si concentra l’energia, quindi consentono di cuocere in modo uniforme la pietanza. Mentre il rame è probabilmente l’elemento che più si presta per la fabbricazione di pentole dedicate alla preparazione del riso. Prima di tutto per la capacità di trasmettere il calore senza eccessi e secondariamente per la facoltà di durare a lungo, senza compromettere le sue principali qualità. Si tratta spesso di rame stagnato, idoneo ad evitare che l’elemento possa rilasciare delle sostanze tossiche durante la cottura. E’ possibile utilizzare anche pentole in terracotta, purché si inerisca uno spargifiamma tra la fonte di calore e il recipiente, al fine di non concentrare l’energia soltanto in prossimità del fondo.
La preparazione del risotto inizia con la l’elaborazione di un soffritto a base di cipolla. Dopodiché si versa il riso all’interno, aggiungendo un po’ di olio, per agevolare la tostatura dell’alimento. In seguito è necessario aggiungere del vino bianco da sfumare. Poi si deve cadenzare la cottura con l’immissione di alcune dosi di brodo, preparato in precedenza, con l’obiettivo di rendere l’amalgama sufficientemente molle ed evitare che si possano creare dei grumi. Il processo di mantecatura deve durare finché non si rileva che la cottura dell’alimento sia giunto a compimento. Infine è opportuno aggiungere del sale, dell’olio e del parmigiano. Ovviamente a seconda della tipologia di risotto che si intende cucinare ci si deve avvalere di determinati ingredienti, da aggiungere nella maggior parte dei casi durante la preparazione del soffritto.
I migliori modelli
Le migliori pentole per la cottura del risotto sono fatte di rame. Come si è accennato in precedenza l’elemento è sottoposto alla stagnatura, allo scopo di evitare che possa innescare dei processi chimici durante i processi di cottura. Sono modelli che si distinguono per la capacità di veicolare efficacemente il calore su tutta la loro struttura e consentire una cottura ideale dell’alimento. Sul mercato è possibile trovare dei modelli di differenti dimensioni. Alcuni dei quali sono dei tegami, mentre altri hanno la forma delle padelle tradizionali. Tuttavia si tratta di prodotti estremamente costosi, che richiedono fra l’altro il compimento di frequenti attività di manutenzione. Su di essi grava inoltre il fatto di dover compiere periodicamente dei processi di ristagnatura, onde ripristinare lo strato protettivo delle parti sensibili del prodotto.
Diverse produzioni di qualità discreta sono fatte il alluminio, attraverso cui è possibile raggiungere dei risultati adeguati, sebbene si tratti di un elemento qualitativamente di livello inferiore, soggetto per di più a fenomeni di danneggiamento. Diversi oggetti discreti sono invece in ghisa, in particolar modo i tegami, che si caratterizzano per la facoltà di realizzare delle preparazioni lunghe. Spesso sono provvisti di un coperchio in vetro, mediante il quale è possibile poter osservare le evoluzioni della cottura. Si tratta di prodotti che hanno un costo contenuto a fronte di ottimi risultati sotto il profilo della cottura del riso. Come si accennato esistono anche dei modelli in terracotta, che si considerano assolutamente idonei alla preparazione dei risotti.